Equinozio di Primavera

Shunbun no Hi

ciliegio, albero magico Il 20 o 21 marzo (dipende se l’anno è bisestile) è festa nazionale dal 1948 in Giappone
e si festeggia lo shunbun no hi ovvero l’equinozio di primavera.
In questo giorno le famiglie giapponesi generalmente si recano nei cimiteri a far visita ai lori cari defunti,
inoltre la famiglia si riunisce per ricordare insieme i famigliari che sono venuti a mancare.
Tale festività si colloca all’interno di un periodo di sette giorni , detto haru no higan.

Il termine higan significa “altra sponda” ed ha un doppio significato:
indica il passaggio da una stagione all’altra e indica il periodo del risveglio,
il passaggio da uno stato di quiete, riposo e metaforicamente, ignoranza, a uno stato d’ illuminazione, di realizzazione completa del sublime, della meraviglia e della bellezza.

In generale, tra fine marzo-aprile, fino alla metà maggio,
i giapponesi celebrano la stagione hanami (fiori da guardare), con l’hanami festival, una delle maggiori celebrazioni del paese.

In questo periodo troviamo i caratteristici ciliegi in fiore (sakura), uno dei simboli più importanti del Giappone.
In particolare, per sette o dieci giorni tutta la popolazione è in grande festa.

La bellezza dei ciliegi in fiore è molto significativa in tutto in Giappone.
Il popolo paragona i petali dei fiori alla vita dei samurai:
una breve esplosione di colore brilla per tutta la durata della fioritura, prima che la natura faccia il suo corso; una fioritura che rappresenta la brevità e la fragilità dell’esistenza.
I giapponesi amano festeggiare l’occasione con abbondanti dosi di sakè, la tradizionale bevanda alcolica.

sakura-mochi In primavera è anche la gastronomia giapponese a diventare caratteristica,
è il caso del dango, una specialità a base di farina di riso, oppure del sakura mochi,
una pasta di fagioli rossi avvolta in una foglia di ciliegio.

Il primo hanami venne celebrato nel VII secolo ed era originariamente un rito religioso.
In base alla fioritura dei ciliegi si poteva prevedere il tipo di raccolto, se in abbondanza, faceva prevedere una buona raccolta.



Autore: Carlo Cocorullo
Data: 05/10/2015
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