Festività in Giappone

Seconda Parte

Pietanze tradizionali:

Osechi Ryori
Si mangia e si bevono pietanze e bevande particolari, come 御節料理 l’ osechi ryori cioè il cibo dell’anno nuovo, consiste in una combinazione di diverse specialità, alcune molto dolci e altre molto saporite, che vengono consumate dal 1 al 7 gennaio.
Da 300 anni a questa parte il tutto viene preparato in anticipo dalle signore di casa in grandi quantità per non cucinare più durante la vacanza e viene conservato in un luogo fresco, chiuso in un box laccato a più ripiani chiamato jubako.


toshikoshi soba La vigilia di Capodanno si mangiano 年越しそば i toshikoshi soba:
sono spaghetti giapponesi fatti di grano. Li mangiano con la zuppa di salsa di soia.
Toshikoshi significa ‘trascorrere l’ultimo giorno dell’anno.
Questa abitudine significa ‘speriamo di potere vivere a lungo
in buona salute come la forma di soba.


fukucha La mattina del primo giorno dell’anno si beve 台湾茶と点心のお店 台湾福茶 il fukucha
il thè della buona fortuna.
Un thè verde servito con un’albicocca conservata in salamoia in ogni tazza (dai tempi antichi si riteneva che thè ed albicocca tenessero lontana la tristezza);
il お屠蘇 toso , un particolare 酒 sake aromatizzato con varie erbe e spezie (pepe, ginger, cannella, rabarbaro, ecc)
che da un punto di vista simbolico è ritenuto allontanare le malattie, da un punto di vista medico stimola la digestione e la circolazione sanguigna.
Dopo aver bevuto in modo rituale thè e sake si mangia una speciale zuppa di Capodanno, la 雑煮 zouni preparata con mochi di riso, pollo, verdure, erbe varie (a seconda la tradizione familiare) ed è il piatto nazionale del nuovo anno.
Un altro importante piatto e l’ 餅 omochi, riso bollito e pressato in forma di polpetta e cucinato arrostito o aggiunto alla zuppa.

Culti e riti tradizionali:

I primi giorni di gennaio si vanno a fare insieme alla famiglia e agli amici le prime visite dell’anno 初詣 hatsumode ai santuari shintoisti e ai templi buddisti.
I luoghi di culto più frequentati per lo hatsumode sono il santuario Meiji Jingu a Tokyo, il Tempio Kawasaki Daishi nella prefettura di Kanagawa e il Tempio Naritasan Shinshoji nella prefettura di Chiba..
La tradizione vuole che vengano effettuate varie cerimonie anche il secondo giorno dell’anno.
I negozianti con l’ hatsuni sistemano ed espongono nel negozio la nuova merce dell’anno; sempre in questo giorno si tiene anche la Kaizome la prima scrittura dell’anno con il pennello e l’inchiostro;
un’altra tradizione è l’ 初夢 hatsuyume, il primo sogno dell’anno che si fa nella notte tra il primo e il secondo giorno dell’anno nuovo.
Per propiziare sogni favorevoli è usanza procurarsi dei foglietti di carta da venditori ambulanti che gridano per le strade “Otakara! Otakara!” .
Gli otakara, “grande tesoro”, sono dei pezzetti di carta sui quali è scritta una poesia in kana che si legge ugualmente anche al contrario : “Na-ka-ki-yo-no to-no ne-fu-ri-no mi-na-me-za-me, na-mi-no-ri fu-ne-no o-to-no yo-ki-ka-na”, che significa “Nel sonno della lunga notte ascolto ancora mezzo addormentato il rumore di una nave che si avvicina cavalcando le onde - oh, ma che bel sogno!”.

Giochi e passatempo:

Il 3 gennaio, l’ultimo delle festività ufficiali, viene tenuto a Palazzo Imperiale
un antico rituale di corte chiamato genshisai, mentre vengono eseguite le antiche musiche e danze di corte, gagaku.

takoage In passato quasi tutti i bambini prendevano parte ai giochi all’aperto durante le feste del nuovo anno come ad esempio facendo volare gli aquiloni (凧 揚げ合戦 takoage) e giocare con le trottole (specialmente per i ragazzi) e giocare al volano per le ragazze (羽根突き, 羽子突き hanetsuki).

Tra i passatempi al chiuso c’erano giochi con le carte (歌留多uta karuta) che mettevano alla prova la velocità dei partecipanti e un gioco in cui si dovevano indovinare le poesie dallo Hyakunin Isshu , “Cento poesie di cento poeti”.
I bambini attendono in modo particolare il Capodanno, perché ricevono regali in denaro (お年玉otoshidama) dai genitori e dai parenti.

Detto questo, non resta che dire メリー クリスマス "merii kurisumasu" e あけまして  おめでとう "achemasite omedetoo".



Autore: Carlo Cocorullo
Data: 07/12/2015
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