I due Carabinieri

I due Carabinieri Il teorema del confronto o teorema dei carabinieri è un teorema di analisi matematica.
Assume forme diverse a seconda del contesto e permette di calcolare il limite di una successione
o funzione confrontando questa con altri due oggetti analoghi
che “si stringono sempre di più” intorno a quello dato.

teorema La curiosa denominazione è dovuta ad un’allegoria: il teorema sarebbe rappresentato da due carabinieri (due funzioni o successioni a,b che si stringono sempre di più) che conducono in arresto un prigioniero (una funzione o successione c): questo “tende” sicuramente allo stesso punto dove tendono i carabinieri, ossia la prigione (il limite comune di a e b).

Diffidate da chi vi dice “l’aikido è..”, lo stesso Fondatore alla veneranda età di 76 anni sembra avesse pronunciato “questo povero vecchietto ha ancora tanto da imparare” .. O qualcosa del genere.

Quello che la mia infinitesimale esperienza mi suggerisce è che l’aikido non sia definibile, ma “tende a qualcosa”: all’illuminazione ? All’ invincibilità? Probabilmente questi due aspetti sono come i due carabinieri del teorema.

Da una parte la tecnica sottintende l’aikido, dalla parte superiore la purezza di spirito e l’applicazione nella vita quotidiana ne rappresentano il limite superiore.

Le due “funzioni” che accompagnano l’aikido non lo ingabbiano, non lo stringono, ma ne definiscono in qualche modo il contesto. Diffido infatti allo stesso modo di chi applica l’aikido un po’ ovunque con l’errato sillogismo: l’aikido è vita, tutto quello che faccio è vita, l’aikido è tutto quello che faccio.

Il contesto in cui ci si muove è nella pratica di un’arte marziale. In questo contesto va considerato. E’ chiaro che anche il chado (la cerimonia del tè) o la calligrafia possono portare all’illuminazione dello spirito, nella filosofia zen, ma non stiamo parlando di “arti” ma di arti marziali. E se l’aikido ha perso la sua connotazione marziale per diventare un balletto in gonnellone o una collezione di tecniche di autodifesa, la colpa è di chi ha sforato i due limiti.

In medio stat virtus: la verità sta nel mezzo, tra i due carabinieri, tra le due funzioni che accompagnano l’aikido ma che non lo identificano. Non è solo tecnica. Non è solo spiritualità. Ma queste due funzioni in qualche modo ne rappresentano l’andamento tangibile estremo.







Autore: Carlo Cocorullo
Data: 22/03/2016
« Torna indietro