Aikido "efficace"

O' Sensei rei Una persona studia le arti marziali per raggiungere la massima realizzazione di se stesso ovvero l’equilibrio psicofisico. Efficace non è un aggettivo associabile alle arti marziali.

E’ un termine della meccanica e dei sistemi meccanici. Conosco dei panzoni bimbominkia che fanno Wing Chun che prenderebbero calci pure da mia nipote di 5 anni. Conosco dei grandi Maestri di Aikido che potrei prendere per le orecchie e appendere allo specchietto della macchina. E infine conosco dei praticanti di Judo che spezzerebbero praticanti di MMA Krav Maga Super Mortal K1 Oktagon.

Per EFFICACIA si intende la qualità di un sistema di un rendimento in base alle prestazioni. Un motore è efficace. Un pezzo di legno su un sasso per sollevare un peso (leva). Un concetto che esula dalle elucubrazioni da sindrome da videogioco. Volete sapere chi vince tra aikido e karate? Tra wing chun e krav maga? Rilassatevi. La domanda è mal posta.

Un consiglio? Innanzitutto risolvete i vostri rapporti con la vostra figura paterna. Spesso molti ragazzi si avvicinano a un’arte marziale per i rapporti difficili con la figura paterna. Un’arte marziale vi deve innanzitutto piacere non per la possibilità di usarla per strada. Per strada non esiste arte marziale. Troppi film. Le carenze affettive e le mancanze della figura paterna non sono gestibili esclusivamente dalla violenza.

Anzi certi problemi vanno risolti con un serio percorso educativo.

Un’arte marziale può aiutarvi ma sta innanzitutto a voi stessi, una ricerca introspettiva su quali siano i vostri squilibri affettivi può essere un primo passo. Se avete paura di andare in giro che “sia mai qualcuno vi possa attaccare” avete una patologia seria. Un po’ come quella della madre che aveva la manìa dell’ordine “sia mai viene qualcuno all’improvviso a casa”. Sono patologie. Curabili. Ma vanno prese seriamente. Vi consiglio http://www.psiconline.it potete fare dei test e misurare il vostro livello di insoddisfazione personale.

Anche perché dal punto di vista di un Maestro, insegnare a qualcuno delle tecniche che se applicate potrebbero portare a conseguenze civili o peggio penali è una bella rottura di scatole.

Se qualcuno in una discoteca da uno schiaffo ad una ragazza e voi fate gli eroi ed intervenite senza un equilibrio e massacrate il bruto di turno, oltre a ritrovarvi con una coltellata in mezzo alle scapole dei suoi compari, incorrete a serie conseguenze penali se non siete in grado di gestire le vostre “tecniche mortali”.

Quando vi avvicinate ad un corso di arti marziali fatelo per l’amore per l’arte. Perché vi piace, perché siete delle persone serie che affrontano le cose seriamente con lo spirito della ricerca dell’equilibrio. Fare e praticare un’arte marziale per “l’efficacia” è come comprare una Ferrari per l’accendisigari.



Autore: Carlo Cocorullo
Data: 8/02/2015
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