Intervista a Chiara, principiante di aikido

Chiara, principiante di aikido Chiara: Io in realtà non avevo un’idea ben precisa nel senso che comunque è un ambiente diverso , ma diciamo che più o meno mi aspettavo qualcosa del genere e mi piace davvero tanto.

TAR: Che intendi per ambiente diverso?

Chiara: nel senso che è diverso rispetto a tutto ciò a cui ero abituata… insomma, anche dal semplice contatto fisico… oppure dal fatto che mentre faccio gli esercizi non devo preoccuparmi se i piedi sono voltati a 180 gradi o se le punte sono tese ecco è una cosa diversa, ma essendo stata abituata per undici anni a un determinato approccio ai movimenti che facevo, piano piano devo abituarmi a un altro tipo di correzioni.

TAR: Insomma i maschietti fanno calcio e le femminucce danza, tu eri come le altre, o eri diversa?

Chiara: Bella domanda XD nella mia famiglia ho mia zia che insegna danza classica da 20 anni, mia madre faceva danza… mentre mio padre è allenatore al circolo e mio nonno era un calciatore professionista… sì, insomma, nella mia famiglia c’è sempre stata questa cosa di fondo… le bambine a danza e i bambini a calcio… ma non sempre è così, abbiamo anche la possibilità di scegliere se la cosa non ci piace.

TAR: E la disciplina, l’ordine, il rituale sono cose difficili da accettare oltre alla difficoltà tecnica?

Chiara: no, non sono troppo difficili, bisogna solo farci attenzione

TAR: Presenza di spirito, consapevolezza in fondo i praticanti di arti marziali sviluppano i propri sensi nella capacità di valutare le situazioni, anche quelle di pericolo prima degli altri e saper mantenere la freddezza nei momenti difficili senza farsi “gelare il sangue”. Il tuo colore preferito?

Chiara, principiante a lezione di aikido, taijutsu Chiara: Bella domanda XD in realtà mi piacciono tutti, ma adoro il viola.

TAR: Non c’é una cintura viola, ma arriverai alla cintura nera?

Chiara: Sarebbe bello, ma ovviamente dipende da tantissimi fattori quindi non lo posso sapere l’intenzione c’è, ma chi lo sa? Speriamo ..

TAR: L’apprendimento è infinito e la cintura nera è solo un primo gradino, non l’ultimo traguardo, ma solo l’inizio della acquisizione di una capacità di saper gestire alcuni movimenti, anche con la spada e il bastone corto, hai già avuto occasione di vederli entrambi? Quale preferisci?

Chiara, principiante a lezione di aikido, jo Chiara: Il bastone corto! è quello che abbiamo usato lunedì, giusto?

TAR: Si. Giusto!

Chiara: Si quello mi piace.

TAR: Il JO, è un’arma particolare, sembra che derivi dalla forma di una lancia spezzata, il Fondatore ha scelto questa tra tante altre armi oltre alla competenza con questo strumento anche per l’opera di unificazione delle tre discipline, taijitsu, spada e jo per l’appunto. Poiché come diceva spesso “ken tai jo ichi” sono una cosa sola. E con il Tai jutsu come te la cavi? Il fatto di non usare la forza fisica ti aiuta?

Chiara: Si assolutamente anche perchè, anche volendo, non potrei usarla considerando la mia corporatura… e poi è meglio così è meno brutale come cosa e mi piace.

TAR: Hai diciotto anni.Quale pensi sia l’età migliore perfare aikido? Consiglieresti a un amico di iniziare a praticare?

Chiara: l’età migliore forse è da piccoli perché imparano in fretta, però è uno sport che consiglierei a tantissimi miei amici perché è uno sport in cui occorre pensare.



Ringraziamo Chiara per la gentile concessione dell’intervista e delle foto.



Autore: Carlo Cocorullo
Data: 15/09/2016
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